Distanza: 17 Km
Dislivello: 400 metri
Percorrenza: 1.5 H.
Consigliato: mtb.
Vedi mappa: www.gpsies.com
Descrizione:
Dalla casa delle noci si percorre la strada fino ad Arfanta ed appena superato l’albergo “da Tulio” si gira a sinistra per una laterale (segnavia bianco e rosso).
Si supera il caseggiato rurale giallo degli Ashram e all’altezza del parcheggio dello stesso si lascia la strada asfaltata per una carrareccia sulla sinistra.
Tenere sempre la sinistra seguendo il segnavia 1051.
Raggiunto il fontanone in loc. Reseretta (qualche metro prima) si devia a destra.
Usciti dal bosco si abbandona il segnavia 1051 (seguendolo la strada si trasforma in sentiero ed è più complicato, anche se non impossibile, percorrerlo in bicicletta, in questo caso si arriva a Tarzo dall’alto con itinerario molto panoramico) per deviare sulla destra su strada di campi (catena –proprietà privata).
Si raggiunge così una stradina bianca in corrispondenza di fabbricati rurali ,che si prende girando a sinistra. Si passa sotto alla chiesetta alpina di S. Pietro del secolo XV°, per raggiungerla si deve deviare a sinistra (punto panoramico). Si raggiunge l’abitato di Tarzo costeggiando villa Ceschelli. A Tarzo è consigliabile la visita al “museo bonsai della serenità” dove il Sig. Dal Col può portarvi a passeggiare tra i suoi bonsai spiegandovi come la pazienza può regalare emozioni diverse da quelle cui ci abitua il mondo d’oggi in cui si vuole tutto e subito!
Attraversato tutto l’abitato di Tarzo, prima della discesa verso i laghi, si gira a sinistra in direzione Resera.
Si prosegue successivamente in direzione di Zuel di Là e una volta arrivati in questo caratteristico borgo si mantiene la direzione Gai-Cison per altri 300 m. circa.
Oltrepassata la trattoria “al fagiano” dove la strada continua a salire si devia a sinistra per raggiungere Zuel di qua. Improvvisamente si aprirà una impedibile vista su Rolle e i suoi arditi vigneti.
Dall’abitato si gira a sinistra verso Arfanta e al primo tornante e obbligatorio fermarsi per vedere i lavatoi ed abbeveratoi di recente restauro.
Risaliti in bicicletta in breve si rientra alla “Casa delle Noci”.
NOTA BENE : itinerario che richiede prudenza e il rispetto delle distanze di sicurezza, consigliato l’uso del caschetto.
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